Milano, 9 settembre 2006.

Incontriamo Alessandro Dal Monte nel suo studio Milanese.
Cominciamo una piacevole chiaccherata parlando del nuovo sito internet.

La prima cosa che incuriosisce è la “citazione rock” nel loading, come mai?

E’ una frase nella quale mi ritrovo. Da il giusto peso al lavoro che faccio, e a come lo
svolgo. Non ho la presunzione di credere che i miei progetti possano salvare il mondo
ma mi piace pensare che possano migliorare la vita di qualcuno semplicemente
rendendo più piacevole qualche gesto quotidiano. E poi nel rock’n’roll c’è quella
componente di semplicità, di verità che ti porta immediatamente a capire l’obiettivo.
Mi ci ritrovo insomma.

Usa i simboli più delle parole?

I simboli danno maggior leggibilità, sono più diretti, più grafici ma soprattutto sono
internazionali...e poi evito la traduzione in più lingue! In realtà do maggior spazio alle
immagini. Voglio che siano loro a parlare per me. Il sito è fatto di immagini e pochi
simboli. Semplice, diretto, immediato.

Guardando il sito si ha l’idea che lo studio si muova in diversi settori?

Il nome loop vuol dare un po’ questa idea. Il design è l’attività principale, ed è quella
da cui sono partito.Quando però il Cliente è sodddisfatto tende a darti sempre più
lavoro, quindi sei partito dal prodotto e adesso ti chiedono anche la comunicazione
magari un invito o una brochure. Lo stand diventa il passo successivoe negli ultimi anni
il sito internet è obbligatorio. Per questo motivo ci si deve strutturare e se la cosa
interessa si riesce a curare il cliente a 360°, gli si addolcisce il lavoro, gli si tolgono
le preoccupazione e si lavora di più.Può essere una bella soddisfazione perchè il prodotto
che hai disegnato contribuisci in prima persona a farlo conoscere, in un certo modo lo
“coccoli” maggiormente. All’interno di www.loop-design.it, nell’area Album ti accorgi di
questa metodologia, puoi selezionare un Cliente e ne segui l’evoluzione, da dove siamo
partiti, dove stiamo arrivando.

E’ un po’ il concetto di Art direction..

In effetti è proprio quello. Molte volte l’azienda, soprattutto se grande ha già una sua
identità un suo corporate ben definito all’interno del quale muoversi, spesso però,
soprattutto nel caso di piccole Aziende che stanno crescendo, si può impostare un
percorso da zero, dalla progettazione del Logo ai colori aziendali dal prodotto al colore
delle scrivanie, e questo è davvero bello, quasi commovente....

Ha un metodo particolare di progettare?

La gavetta è stata lunga... ( ride ) diciamo che ho cercato di prendere il meglio dagli
studi che ho frequentato, e a Milano il livello è decisamente alto.La ricerca è
fondamentale, così come leggere un po’ di tutto e stare attento alle tendenze generali,
anche a quelle di settori diversi, la cucina in questo momento mi attira parecchio.. E poi
il disegno, sempre a mano libera come primo step, disegno dovunque, dove capita,
passando poi per il computer dove visualizzo il tutto, lo tridimensionalizzo. Quando
serve poi completo il tutto con un bel modello in scala.

Si sente spesso la parola piacevole, si diverte quindi?

E’ fondamentale! Alzarsi al mattino felici di andare in studio credo sia impagabile.
La soddisfazione maggiore è potersi mantenere disegnando.Se me lo avessero detto
quando avevo 15 anni non ci avrei creduto. Ho sempre amato il disegno, da piccolo
disegnavo dovunque, a casa dei miei, ho dipinto pareti, divani, tavoli, sedie anche un
cappotto... l’altro mio hobby era bruciare la macchinine. Diciamo che ora faccio meno
danni disegnando.

Tornando al sito mi piace l’area Fun!

Mi fa piacere, sono fotografie, video, lavori particolari, ma soprattutto ci sono i volumi,
i colori, l’architettura, i gesti che più mi ispirano. Mi piaceva avere all’interno del sito
un’area in cui passare qualche minuto rilassandosi e trovando magari la fonte di qualche idea.

Idee per il futuro?

Giocare nella Cremonese!




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